venerdì 27 dicembre 2019

#33 La sintesi finale

Come luogo per il mio Blog ho deciso di scegliere Djerba, un posto ricco di storia e arte della ceramica, questa isola è stata fonte d'ispirazione per tanti scrittori come Ahmed-Mahfoudh, Michel Eyquem de Montaigne e Honoré de Balzac. Djerba è stata una degli scenari della mitologia greca dell'Odissea, il mito narra che l'isola è stata luogo d'incontro tra Ulisse e i suoi compagni e la popolazione dei Lotofagi. Inoltre, Djerba è stata un palcoscenico di molte guerre sanguinose come quella del 667 tra bizantini e gli arabi e quella tra i musulmani integralisti e i kharigiti, da questa popolazione ha origine il nome dell'isola tunisina. Un grande ruolo nel cinema va riconosciuto alla località tunisina, dove ha ospitato un film di auspicabile successo: Episodio IV di Star Wars. 
In realtà, l'argomento centrale del mio Blog è il Tajine di Djerba, oggetto oramai conosciuto in tutto il mondo, in tutte le lingue e in tutti i suoi possibili sinonimi, è divenuto oggetto di proverbi, simboli e raffigurazioni nel mondo dell'arte, dei fumetti, dei brevetti, della letteratura, dei numeri, della musica, del cinema, dei francobolli, delle azioni e persino degli abecedari.
Il Tajine è un oggetto fatto interamente in terracotta che per quanto possa sembrare semplice nella sua forma, ha una sua dettagliata anatomia, ma ciò che lo rende più curioso è la sua tassonomia, con questo termine si vuole indicare l'evoluzione in senso morfologico della cosa. 
Harun al-Rashid è stato colui che ha inventato il Tajine, inizialmente nasce per uno scopo puramente culinario, utilizzato in ambito prevalentemente casalingo, con il passare dei secoli la cosa ha ricoperto molti più ambiti; dalla tecnologia, all'arte fino ad arrivare all'artigianato, come mostrato sinteticamente in una prima mappa concettuale. Il Blog vuole far capire anche al lettore come può evolvere la cosa nel futuro analizzando l'impatto sociale ed emotivo che può avere tra le popolazioni, messaggio che può essere trasmesso in modo concreto creando un museo della cosa rappresentante anche l'aspetto tecnico-scientifico che sta dietro alla fabbricazione dell'oggetto in questione.

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